Linee guida

Linee guida Ashtanga Yoga Perugia
Sei gradito ospite nella Shala di Ashtanga Yoga Perugia, per favore rispetta il lignaggio, l’insegnante, gli altri studenti e te stesso seguendo queste linee guida.

Il sistema Ashtanga Yoga è un lignaggio vivente, che in una linea ininterrotta di insegnanti, saggi e guru ha raggiunto milioni di praticanti attraverso la vita di Tirumalai Krishnamacharya e Pattabhi Jois ed è continuamente onorato da ogni insegnante e praticante di Ashtanga oggi.

Il nostro maestro Lino Miele, ha attinto alla sorgente di questa disciplina, essendo stato per lungo tempo devoto discepolo di Pattabhi Jois, da cui ha ricevuto, tra i pochi, la certificazione all’insegnamento e alla divulgazione dell’Ashtanga nel mondo.

Nel nostro centro Astanga Yoga Perugia si insegna yoga secondo questo lignaggio diretto, che ti collega armoniosamente a questa antica saggezza.

Per favore, fai del tuo meglio per mantenere la tradizionale sequenza Ashtanga di asana. Se non sei in grado di seguire la sequenza, magari perché non la conosci ancora bene, parlane con il tuo insegnante.

Arriva alla pratica a stomaco vuoto.

Si consiglia di astenersi dal mangiare almeno 2-3 ore prima e 30 minuti dopo la pratica.

Non portare bevande nella Shala. Bevi molta acqua dopo l’allenamento

Tutti i dispositivi elettronici vanno spenti prima di entrare nella Shala.

All’interno del nostro centro non si indossano scarpe, lasciale negli appositi spazi all’ingresso.

Indossa abiti puliti, comodi ed elastici. Evita di indossare gioielli e lega i capelli lunghi. Non usare profumi o essenze per il corpo prima della pratica.

Porta un asciugamano e il tuo tappetino da yoga puliti.

Si pratica a piedi nudi.

Salda la tua retta prima di iniziare la pratica.

Consideriamo la relazione tra te e il tuo insegnante, fondamentale per la migliore esperienza di apprendimento nella pratica. Informa bene il tuo insegnante prima di iniziare la pratica di qualsiasi dolore, indolenzimento, ferita, intervento chirurgico passato, gravidanza, malattia, etc.

Se sei uno studente esperto di Mysore, il tuo primo giorno nella Shala pratica la serie primaria.

Non saltare, aggiungere o modificare la sequenza tradizionale se non richiesto.

Non aggiungere nuovi asana a meno che non ti siano dati.

Mantieni il silenzio e, se necessario, parla a bassa voce.

I primi due giorni delle mestruazioni è bene non praticare.

Tutti sudano, nessun problema, pulisci, però, l’eventuale umidità rimasta sul pavimento, attorno al tappetino prima di partire.

Pratica con cura e considerazione verso te stesso e gli altri. Rispetta i tuoi limiti. Riconosci che il tuo corpo e la tua mente si sentiranno diversi ogni giorno; ascolta quello che ti dice il tuo corpo e pratica seguendo il ritmo del tuo respiro.

Se ti senti emotivamente turbato/a durante o dopo una pratica (gioia, tristezza, irritazione, ecc.), sappi che un tale rilascio emotivo momentaneo non è raro.

Non sottovalutare l’effetto dell’Ashtanga Yoga. È un’autoterapia molto efficace per lo sviluppo personale fisico, mentale e spirituale.

Considera una pratica equilibrata, che integri sia l’attivazione che il rilascio, l’impegno e l’ammorbidimento, come mezzi per il tuo progresso.

LA PRATICA ASHTANGA COMPRENDERLA, COMPENETRARLA

LA PRATICA ASHTANGA COMPRENDERLA, COMPENETRARLA
Tante volte parliamo della pratica e delle sue meravigliose implicazioni, ma spesso chi ci ascolta siano essi allievi che praticanti della prima ora, fanno un’ enorme fatica a capire.
Noi di Ashtanga Yoga Perugia, pur sostenendo che solo attraverso la pratica si giunge ad una piena comprensione, vogliamo regalare, a coloro che non ne hanno conoscenza approfondita, quella che è unanimemente considerata tra le pratiche Ashtanga Vinyasa Yoga più belle. Non si tratta di giovani atleti, che sempre a favore di camera e seguendo i dettami di un marketing digitale piacione e ruffiano, sono in grado di impegnare il proprio corpo nelle posture più ardite, che potete trovare ovunque online, ma della pratica incredibile, intima, profonda e consapevole di uno dei più grandi maestri di Ashtanga ancora in vita, Lino Miele.
Il video è lungo, ma se aprite il vostro cuore oltre ai vostri occhi, il tempo si sospenderà, come il corpo di Lino che si libra senza peso nell’aria, nel susseguirsi delle posture del sistema ashtanga, sostenuto dalla potenza gentile e esoterica del respiro.
E allora, forse, qualcosa verrà compreso.

L’alluce dell’Ashtanga

L’ALLUCE DELL’ASHTANGA perché viene e come risolvere. Molti praticanti ashtanga yoga nel mondo hanno provato almeno una volta cosa significa vedere l’alluce del piede spellarsi. Nel nostro ambiente questo viene chiamato Ashtanga toe, l’alluce dell’Ashtanga. Ciò può accadere a causa degli intensi e ripetuti salti all’indietro, per la forza e l’attrito dell’atterraggio in Chaturanga Dandasana. La transizione da Urdhva Mukha Svanasana a Adho Mukha Svanasana dovrebbe essere molto consapevole. È necessario infatti ammorbidire gli atterraggi quando si salta avanti/indietro o si esce, ingaggiando fortemente il mulabandha.Esistono però anche altre ragioni che causano questo fenomeno e sono legate al fatto che la parte esterna del nostro corpo è un riflesso di quella interna.

La fondamentale importanza del Dristhi

LA FONDAMENTALE IMPORTANZA DEL DRISTHI
Drishti significa punto di osservazione. Esso migliora la concentrazione e realizza l’unità durante la pratica. Con lo sguardo concentrato in un punto durante la nostra pratica infatti siamo più presenti nelle posture.
Quando la nostra attenzione è rivolta alle cose esterne, perdiamo la nostra energia vitale . Se permettiamo ai nostri occhi di vagare, creiamo distrazioni e questo ci allontana dallo yoga. Allenare queste abitudini, controllare e focalizzare l’attenzione sono principi fondamentali nella pratica dello yoga. Controllare e dirigere lo sguardo è una tecnica yogica chiamata drishti.

Sadhaka la senda del yoga

SADHAKA La senda del yoga